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Gennaio 12, 2012

Riunione Direttivo di Circolo del 27/12/2011

Il giorno 27.12.20011 si è riunito il circolo di Rifondazione nella sede di Mestre in via Piave.

Gli argomenti all’ordine del giorno sono stati:

  •     Comunicazioni relative al Comitato provinciale
  •     Sito web
  •     Organizzazione del Circolo

Il compagno Panciera ha illustrato ciò che è emerso dalla riunione del Comitato provinciale:

é stata creata la Segrateria operativa, di supporto al Segretario Sebastiano Bonzio, i cui membri sono

  •     Andrea Bonifacio – informazione e formazione
  •     Virna Bordin – tesoriera e rapp. legale
  •     Sandra Gaetani – giovani comunisti
  •     Luigi Gasparini – organizzazione

é stato nominato il direttivo provinciale, composto da 23 membri, con il compito di proporre progetti di elaborazione politica e azioni sul territorio rispetto a temi condivisi.

sono stati creati 4 gruppi di lavoro, coadiuvati dai membri del direttivoi, a cui possono partecipare gli iscritti al partito.
Dopo la fase congressuale, infatti,  sono emersi diversi spunti rispetto ai quali muoversi: la linea da tenere riguardo alla crisi,  tutt’ora in atto, ripensare i sistemi produttivi, radicare la presenza del partito sul territorio con diversi temi di diffusione, di informazioni e di coinvolgimento.

Nel concreto i gruppi di lavoro creati sono:

  •     BENI COMUNI
  •     WELFARE E DIRITI
  •     RADICAMENTO DEL PARTITO E AUTOFINANZIAMENTO
  •     FORUM PER IL LAVORO

Alcuni dei temi emersi durante la discussione  ed il confronto tra i membri del direttivo hanno riguardato:

il gruppo di lavoro sul Welfare, analisi della situazione italiana ed internazionale;
il tema PD: che si fa con un partito simile? come si fa a stargli “vicino” anche in Comune? data l’enorme differenza rispetto alle strategie ed obbiettivi che quest’ultimo manifesta e che non sono di sinistra;
i Beni Comuni: una discussione su ciò che si intende per bene comune e a come questa idea possa essere già di fatto, si vedano i referendum sull’acqua, messa in pratica; i Beni Comuni si configgerebbero come un propellente di movimento, per noi e per le persone a cui deve arrivare un messaggio politico, molto forte: anche la Scuola è un Bene Comune ma gli italiani lo sanno? e il lavoro?

La discussione ha girato attorno a questi temi e ci si è salutati pensando di farli propri individualmente fino alla prossima riunione in cui si evidenzieranno le modalità di azione dei vari gruppi di lavoro.